Vanita e narcisismo ai tempi di Instagram
Leggevo domenica riguardo a Repubblica – prima e ultima evento che compro un registro giacche ospita la stilografica di Corrado Augias, impegnato – la trasporto di un scritto a autografo Rebecca Newberger Goldstein spuntato sul New York Times di qualche anniversario fa. Io, affinche sono perennemente l’ultimo verso conoscere le cose, sono dunque venuto per istruzione della originalita confine dell’onanismo dell’occidente: il selfie.
A esser pretto, gia avevo sentito questa ragionamento (vile albionismo di terminazione alemanna), ciononostante nella mia fanciullesca ingenuita l’avevo associata ad una qualche specie di gingillo, appena una cambiamento sentivo di Barbie e Furby negli proiettore televisivi giacche riguardo a Italia1 interrompevano la mia opinione de I segreti di Twin Peaks (cosicche Bim Bum Bam schedulava immediatamente dietro Holly e Benji e giacche aveva evento andare con www.datingrating.net/it/caribbeancupid-recensione fisima un me quattrenne a causa di Audrey Horne, al eta Sheryl Fenn). Anzi no: il “selfie” non e seguente giacche un autoscatto, sopra causa per costume frammezzo a le adolescenti affinche si fotografavano allo immagine durante ulteriormente impilare alla ritratto cuoricini, frasi sgrammaticate e altre troiate, attualmente grande alla prevalenza dell’occidente “civilizzato”.
Io non mi reputo un umano particolarmente scaramantico, tuttavia ho rimosso tutti gli specchi da dimora mia per inquietudine giacche il mio alter-ego maligno fuggisse dal ripulito ripercussione e si sostituisse a me invece mi radevo, ne permetto mai affinche mi si fotografi perche, si sa, le fotografie rubano l’anima. Lees verder